Mario Petrucciani: Campana le parole, la lunga marcia
Mario Petrucciani, Per la poesia
Studi 1943-2001,
a cura di Corrado Donati e Alberto Petrucciani, tre volumi,
Metauro Edizioni, Pesaro 2011
Prefazione di Franco Contorbia
La notte sta in apertura del libro di Campana: lampeggiante segnale biografico-simbolico. Notturni, subito dopo, è l’insegna della seconda sezione dei Canti Orfici. Non basta: nella prima pagina di questo comparto, precisamente ai versi 17-18 de La Chimera, Campana ha fissato una sorta di proprio identikit:
io poeta notturno
vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Ora si dà il caso che in questa espressione, certamente essenziale come dichiarazione di poetica, ricorrano due termini che figurano già nel proemio, v. 42., del De rerum natura di Lucrezio, là dove il poeta annuncia la propria teoresi scientifica e filosofica epicurea, quindi in un passo anche esso intenzionalmente investito di determinazione programmatica.
Luca Antoccia: Il Poeta antigrazioso
Pubblicato su Art e Dossier, Febbraio 2007, Giunti editore Firenze.
La redazione ringrazia l'Editore e Luca Antoccia per averci gentilmente permesso la pubblicazione
Nella poesia di Dino Campana, noto all’immaginario comune come poeta visionario e folle, traspare una conoscenza puntuale e precisa della storia dell’arte, dal Rinascimento fino alle avanguardie a lui contemporanee.
Di recente il grande pubblico lo ha conosciuto per Un viaggio chiamato amore, cinebiografia di Michele Placido sulla tormentata relazione con Sibilla Aleramo.
Qualcuno ricorderà il recital di poesie di Carmelo Bene che lo accostava a Friedrich Hölderlin.
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