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Letteratura

 

I custodi interessati della follia di Dino Campana ed Ezra Pound

 

di Pierpaolo Pasolini

 

da Il Tempo del 16 Dicembre 1973

 

 

Perché di un poeta come Dino Campana si è impadronita la destra letteraria? Intendo alludere, per esempio — sulla scorta di una recente riedizione popolare di tutta l'opera di Campana — a Enrico Falqui, curatore,  peraltro diligente e nitido, dell'insieme, a Mario Luzi, prefatore del volume e di una sua sezione interna (il carteggio tra Campana e l'Aleramo), a Silvio Ramat e a Domenico De Robertis, chiosatori dei testi.

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foto di Giovanni Boine

 

Boine: Il Peccato

 

Prima pubblicazione a puntate su "La Riviera Ligure"

 

1913, n. 22, Ottobre - Il Peccato: Il Limbo.

1914, n. 26, Febbraio - Il Peccato: La qualunque avventura.

1914, n. 31, Luglio - IL Peccato: Il tormento.

 

 

Ringrazio Maria Novaro per avermi dato la possibilità di trascrivere il testo de "Il Peccato" di Giovanni Boine dalle pagine de "La Riviera", dove per la prima volta fu stampato.

                                               

                                                                     (paolo pianigiani)

 

 Il Peccato 

di Giovanni Boine
 

 

I - IL LIMBO

 

L’avventura cominciò qualche anno dopo che egli se n’era, finiti gli studi, tornato a casa. Fece molto rumore in paese. La gente aveva avuto fino allora di lui un certo diffidente rispetto come per uno che è d’altra razza che noi: che opina e fa diversamente da noi, che non si cura di noi, ma di cui qualcosa precisamente di male nessuno può dire. Vivendo senza fissa occupazione nell’agio noncurante e discreto di una famiglia di patrizi antichi, i saggi mercanti, i vari ragionieri guadagna-denaro della città dicevano di lui che perdeva il suo tempo. «E che fa? Perde il suo tempo». Le vecchie signore beghine, i fabbriceri ed il parroco sebben si togliesse sempre con rispetto il cappello quando passava il Santissimo (ma c’erano invece in paese gli spiriti forti che lo calcavano fieri e feroci fino agli orecchi); e venisse spesso in chiesa alla messa e ci stesse come si deve serio senza fare alle occhiate e ai segnali colle ragazze in parata (ci van perciò appunto i giovani la domenica in chiesa), sospettavan di lui.

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 Leonetta Cecchi Pieraccini, ritratto di Emilio, 1919

 

 

Emilio Cecchi: C. LINATI, D.CAMPANA

 

Pubblicato sulla "Tribuna" del 21 Maggio 1916

 

di Emilio Cecchi

 

 

 

 

 

 

Con Duccio da Bontà (1913), Carlo Linati chiuse i suoi quaderni di scuola. Nelle immagini d’alcuni artisti preferiti, aveva finito di riconoscer la propria sensibilità. E ormai s’armonizzava, col Baudelaire e col Laforgue, dentro quel caro impressionismo dossiano, impregnato di odor locale un po’ stantio, autorevole di un’agrezza d’eloquio provinciale di nonni, e bizzarro di tutte le curiosità miscellanee di biblioteca. Una sua lirica la trovava principalmente nel dire l’inquietudine di pubescenza; e l’incontro della sua gentil febbre vissuta con l‘allegrezza del primo possesso stilistico dava al suo ritmo la vagante leggiadria ch’è nel passo dei vannini, corti e intrampolanti sulle gambe appena snodate.

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Ritaglio articolo di Gargiulo su Campana - incipit

 

 

L'importante saggio di Alfredo Gargiulo, da "L’Italia Letteraria", IX, 1933, 9 pp. 1-2.

 

La redazione ringrazia gli amici Gabriel Cacho Millet e Luigi Corsetti della Biblioteca di Poggio a Caiano,

che hanno reso possibile questa pubblicazione. 

 

 

Pur attraverso il solito schema dell’ « infelice di genio », la figura di Campana uomo è abbastanza nota. E comunque son da vedere, per la biografia, l’articolo del Soffici: Dino Campana a Firenze, e la prefazione del Binazzi all’Operacompleta. Senonchè, circa le doti del Campana quali risultarono piuttosto dalla vita, a noi non sembra utile alcun rilievo: tranne forse questo. Racconta il Binazzi (ed altre testimonianze concordano): « a certi momenti, quando le facoltà luminose del suo intelletto, accendendosi tutte, lo ponevano in istato di grazia, riusciva a dir delle cose addirittura meravigliose, anche per profondità. Sentenziava di popoli e di stirpi con acume di storico lungimirante, caratterizzava l’arte o la poesia dei vari popoli con tocchi da maestro ». Infatti, a ben guardare, ogni altro dato biografico non c’interessa; se non è poi neanche vero che le deficienze dello scrittore già accusino specificamente lo squilibrio cui alla fine soggiacque l’uomo.

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Quadro di Ardengo Soffici

 

Il quadro di Soffici esposto alla mostra futurista organizzata alla Libreria Gonnelli di Firenze, il 30 Novembre 1913.

 

La mostra ebbe uno straordinario visitatore orfico: Dino Campana

 

 

Faccia, zig zag anatomico che oscura
La passione torva di una vecchia luna
Che guarda sospesa al soffitto
In una taverna café chantant
D'America: la rossa velocità
Di luci funambola che tanga
Spagnola cinerina
Isterica in tango di luci si disfà:
Che guarda nel café chantant
D'America:
Sul piano martellato tre
Fiammelle rosse si sono accese da sé.


 

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 Tullio Pericoli, Dino Campana, 1985, china su carta


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A Mario Maranzana « Pazzo sul serio »

G.C.M. 

 

QUASI UN UOMO 

 

Visita al poeta Dino Campana nel Manicomio di Castel Pulci

 

due tempi e una pausa

di

GABRIEL CACHO MILLET

 

Versione italiana di Mario Maranzana e dell'autore
 
 TIPOGRAFIA COLANGELO
ROMA

 


 

PRIMO TEMPO

 

Il palcoscenico vagamente allucinante nella sua desolazione è vuoto. Non c'è sipario. Mostra una sala del manicomio di Castel Pulci (Firenze) nella quale sono in corso lavori di ammodernamento.                                    

Due praticabili a gradoni, uno a destra uno a sinistra, potrebbero indicare la prima fase della costruzione di tribune per universitari che studieranno nel futuro i malati mentali. Sia come sia, il direttore dell'istituto ha ordinato di porre sui gradoni dei praticabili delle sedie per accogliere un gruppo di persone che sono venute a visitare un infermo illustre: il poeta Dino Campana (1885-1932). 

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  1. Dino Campana, poeta a cavallo della cometa di Halley
  2. Guido Tallone
  3. Tuttolibri: Dino inedito
  4. Sebastiano Vassalli: Profonda emozione

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