Leonardo Chiari, Ritratto di Dino Campana
INSEGUENDO LA CHIMERA
NUOVI PERCORSI NELLA POESIA DI DINO CAMPANA
di Leonardo Chiari
da: Il nuovo Nautilus, Studi e ricerche del Liceo Torricelli - Ballardini, Faenza. Anno 2022
La vita barocca pluriforme a tradimento mi titilla piano. Dino Campana Quando immaginiamo la chimera di Dino Campana, spogliandola però dei sensi figurati di “sogno”, “fantasticheria”, “illusione” e dei soprasensi allegorici di “Donna”, “Divinità”, “Poesia”, pur così radicati, gli uni e gli altri, nella poetica dei Canti Orfici, immaginiamo, innanzitutto e perlopiù, un leone con una seconda testa di capra e coda di serpente1, come quello scolpito nel bronzo etrusco di Arezzo; quel bronzo che è, d’altra parte, il perno immaginativo, fors’anche per ragioni biografiche, della chimera dannunziana, così simile e diversa da quella del poeta di Marradi2.
Dino Campana
Biografia di un poeta
di Gianni Turchetta
Fotografie di Maurizio Montefiori
Marcos Y Marcos editore
1985
Affascinante ed ibrido genere letterario, ambiguamente conteso fra la narrativa e la storia, se non, addirittura, tra la fantasia e la scienza, la biografia sembrerebbe dettare, a chi avesse il coraggio o la viltà di praticarla, di scriverne, norme e regole apparentemente cosi ovvie, necessarie, da parere inevitabili come un fatto di natura.
La creatura dagli occhi d'oro
Una storia d'amore tra donne
Sintesi da Daniela Danna
Ringrazio Claudio Mercatali per avermi permesso la pubblicazione di questo articolo, già pubblicato sul Blog della Biblioteca di Marradi.
(paolo pianigiani)
Agli inizi del Novecento anche in Italia apparve un libro con racconti di rapporti lesbici: Il Passaggio, di Sibilla Aleramo (1919) che nella parte intitolata La favola rievoca l'amore che Sibilla ebbe per una ragazza, "creatura dagli occhi d'oro".
Con Dino Campana a Orticaia
Un trekking da Marradi
alla casa amata dal poeta
ricerca di
Mario Catani e Claudio Mercatali
Ringrazio l'amico Claudio Mercatali, curatore del Blog della Biblioteca di Marradi, per avermi permesso di condividere questa ricerca, che identifica un personaggio appena tratteggiato da Dino nei Canti Orfici
Orticaia è una casa in cima a un monte, nella parrocchia di Gamberaldi, proprio al confine con L'Emilia Romagna. Nel 1910 era di Angelo Costa, figlio di Caterina Pescetti, discendente da una antica famiglia marradese di notai e scritturali.
Maura Del Serra su Dino Campana
da "Dino Campana", Il Castoro, 1974 |
|
di Maura Del Serra |
Versione ![]() |
Opere di Dino Campana |
Canti orfici, Marradi, Tipografia Ravagli, 1914. Marradi, Tipografia Ravagli, 1914.
Canti orfici e altre liriche, a cura di Bino Binazzi, Firenze, Vallecchi, 1928, a cura di Bino Binazzi, Firenze, Vallecchi, 1928.
Canti orfici, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1941.
Inediti, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1942 (raccolgono il Quaderno e parte dei Taccuini).
Taccuino, a cura di Franco Matacotta, Fermo, Edizione Amici della Poesia, 1949 (raccoglie parte dei Taccuini).
Canti Orfici e altri scritti, a cura di Enrico Falqui, Firenze, Vallecchi, 1952 (l'edizione raccoglie tutta la produzione campaniana precedente, compresi frammenti pubblicati successivamente in riviste).
Caterina Bernardini
Caterina Bernardini ha conseguito il dottorato di ricerca congiunto in Inglese e Lingue e Letterature Comparate presso l'Università del Nebraska-Lincoln e l'Università di Macerata, Italia, nel 2017.
All'UNL, dal 2011 al 2018, ha insegnato e lavorato come assistente editoriale per il Walt Whitman Archive e il Willa Cather Archive. Nel 2018/2019, Caterina ha lavorato come ricercatrice associata post-dottorato presso l'Université Paris Est Créteil Val-de-Marne, a Parigi. Caterina è ora tornata all'UNL come docente e redattrice collaboratrice per il Walt Whitman Archive.
Pagina 1 di 59