MARRADI PER IL SUO POETA
Ludovico Bernabei
da: Dino Campana Oggi, Atti del Convegno
Firenze 18-19 marzo 1973
Vallecchi editore, Firenze
Spero di far perdere poco tempo ai signori convegnisti presenti. Debbo dire soltanto che ho avuto il mandato dal Sindaco del mio Comune di rappresentarlo a questo importante convegno e di esprimere, in aggiunta ai ringraziamenti porti dal signor Sindaco di Firenze, i sensi di viva riconoscenza dell'Amministrazione comunale di Marradi agli organizzatori del Gabinetto Vieusseux e agli insigni relatori che hanno tanto efficacemente lumeggiato il tormento dell'animo del nostro Poeta Dino Campana e altamente illustrato la sua poesia.

Da Marradi
alcune foto di scena dallo Spettacolo che si è tenuto il 20 di Agosto 2022
Il Cappello alla Rembrandt
un grazie a Silvano Salvadori che ce le a anticipate...
Il 19 luglio si è inaugurato a Rubiana (TO) il polo bibliotecario intitolato a Dino Campana, nel piccolo comune della Val di Susa in cui Dino soggiornò. La presidente del Centro Studi Campaniani di Marradi, Mirna Gentilini è stata invitata al Convegno del 18 luglio con i fiorentini Maini e Scapecchi; questi ultimi hanno pubblicato l’ultima lettera di Campana ritrovata ed indirizzata alla Sig.ra Irma Bottinelli appunto di Rubiana. Il giorno successivo, all’inaugurazione, è stato regalato dal Centro Studi un cartello, da apporre nella biblioteca, da me predisposto e riassuntivo della biografia del poeta, con particolari riferimenti ai suoi soggiorni piemontesi.
DINO CAMPANA IN SCENA
A MARRADI !
Dialogo fra il poeta ed una modella dipinta da Rembrandt
Un poeta certo sempre più amato, Dino Campana, ma molti articoli rinnovano l’abusato ritornello sulla sua tormentata storia d’amore con Sibilla Aleramo o sulla sua pazzia: insomma l’attenzione è sempre spostata sulle sue vicende biografiche. E quando si entra nel vivo della sua poesia ci si concentra soltanto su quel sublime ed unico libro pubblicato: i Canti Orfici.
Più raramente si parla delle 43 composizioni del Quaderno e degli altri Inediti, pubblicati dal Falqui nel 1942.
Silvano Salvadori, membro del Consiglio del "Centro Studi Campaniani di Marradi", ha predisposto per questo 90° genetliaco del poeta che, come ogni anno, si celebra a Marradi il 20 Agosto, un adattamento teatrale di uno scritto dialogato dal titolo Il cappello alla Rembrandt che fu pubblicato tra gli Inediti.
Con la bella mostra del 1973, che si svolse a Firenze al Vieusseux, si presentarono al mondo tanti ricordi campaniani; ci fu un convegno di cui ci restano gli Atti pubblicati da Vallecchi e curati da Enrico Falqui. E ci resta, anche se è raro trovarlo, questo meraviglioso catalogo, curato dalla giovanissima Maura del Serra. Oggi, 2 Giugno, Maura compie gli anni. Questa pubblicazione vuol essere un omaggio a lei e al suo sconfinato amore per un poeta suo fratello: Dino Campana. Oggi apre ufficialmente e di nuovo, il sito dedicato a Dino Campana. Che si chiama Campanadino.it, al contrario, come era contrario lui. Sempre.
Dobbiamo la trascrizione, paziente e puntuale, dall'originale stampato su carta gialla da macellaio (la scelta, indovinatissima, fu certamente ispirata dal personaggio di cui si trattava), alla mia amica Andreina Mancini di Firenze. Che inizia con questa fatica la sua collaborazione al nostro sito. Grazie Andreina!
per la redazione
paolo pianigiani
Catalogo a cura di Maura Del Serra
Elaborazioni fotografiche di Giovanni Cillo
Illustrazione di copertina di Franco Gentilini
Un’idea di Fra’ Giuseppe del Convento di San Francesco di Fiesole, è all’origine della Mostra e del Convegno dedicati a Dino Campana. L’idea fu accolta e perfezionata da un gruppo di promotori e dal Gabinetto G.P. Vieusseux che avendo allo studio una serie di convegni su personaggi e temi coinvolgenti la cultura fiorentina, fu lieto di includere nel primo ciclo ternario, insieme a Gaetano Salvemini e a Ottone Rosai, il poeta dei Canti Orfici. Una serie di circostanze, fra le quali non ultime il ‘ritrovamento’ e la pubblicazione del manoscritto smarrito ‘Il più lungo giorno, hanno riservato addirittura al Convegno-mostra su Dino Campana di dar principio alla serie.
Sui risultati del convegno si possono fare d’ora previsioni lusinghiere; le giustificano il nome dei relatori e di tutti i partecipanti.
In quanto alla mostra, forse qualcosa di più poteva essere fatto se si avesse avuto più tempo a disposizione, non tanto per individuare il materiale, ma per raccoglierlo, dovendosi vincere spesso le comprensibili riluttanze dei proprietari. Ma già così com’è, descritta da un catalogo molto ben compilato, può costituire un precedente e invogliare a applicare più spesso la formula.
II ringraziamento dei promotori e del Gabinetto Vieusseux va quindi a tutti quelli che in un modo o nell’altro si sono uniti a loro per studiare l’opera del Poeta che da oltre 40 anni riposa alle porte della nostra città.
A.B.
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