Contributo alla ricostruzione della sua biografia

(Anno 1885 - Anno 1915)

 

di Francesco Monterosso 

 

dalla Fiera letteraria, ANNO VIII/numero 24 - giugno 1953, pag. 4

 

 

"Tutto è vano vano è il sogno: tutto è vano vano è il sogno"

 

 

 

 

 

 

Nota su Campana

 

di Franco Matacotta

 

da:  La Fiera letteraria, ANNO IV, numero 19 - maggio 1949

 

 

Precisazioni e rettifiche, sconfessioni ed abiure, avanzate dalla critica nostrana, non appena s'è trovata nella possibilità fisica di riprendere fiato dopo le convulsioni di questi ultimi anni, nei confronti dell'età letteraria del recente e lontano passato, non han tuttavia turbato, d'un solo indiscreto accenno, la grande solitudine colla quale Dino Campana rende viva la propria presenza nella poesia italiana di questa prima metà del secolo. Tanto è il mistero che circonda tuttora la sua breve passione terrena, di poeta e di uomo: e tanto è l'amore che i suoi fedeli gli han conservato lungo questi anni intatto, per la sua voce e per il suo messaggio.

 

 

 

Pagine Inedite di Dino Campana

 

di Franco Matacotta

 

da:  Fiera letteraria, ANNO IV, numero 19 - maggio 1949, pag. 1)

 

 

Di questi inediti non è stato possibile individuare l’epoca di composizione. Per i Prospectus vale la data approssimativa della stesura dei Canti Orfici: mentre per la pagina senza titolo si può desumere dal testo scritta dopo l'estate del 1916.

Quanto al  “Prospectus” parrebbe ch'esso costituisca l'attacco del noto pezzo “Toscanità” dedicato a Bino Binazzi.

 

 

DAVANTI alle cose troppo grandi sento l'inutilità della vita. Il mare ieri era discretamente bello. Sono andato di notte al mare. Avevo visto i monti pisani velati da cui sorge la luna di D'Annunzio (il macchinista senza fuoco e due areoplani che volavano sul treno. Perché leggemmo D'Annunzio prima di partire? Nessuno come lui sa invecchiare una donna o un paesaggio. Pallido, con una vita senza fuoco come col suo diritto il macchinista stinge il paesaggio e vìola il cielo che non conquista?... 

 

 

 

 

Franco Matacotta: gli scritti

 

 a cura di Paolo Pianigiani

 


 

 Le opere:

 

 

Nel 1939 si laurea con una tesi dal titolo "Giuseppe Ungaretti o della parola come mito"

 

 

 

 

Ritorno del poeta

 

di Giuseppe Raimondi

 

Da: La Fiera Letteraria  della domenica 11 Giugno 1953

*

“In ogni caso né da vivo e tanto meno da morto, si avrà ragione di me”

*

 

E la leggenda di Campana continua. Continua in braccio ai terrori filologici degli zelanti, o preda della critica che vuole servirsene a rovescio, per sospingere in un mondo di leggenda anche la figura concreta dell'uomo, e tende a interpretare il suo lavoro come il prodotto di una notte del «sabba» futuristico, la facile pazzia del secolo. Campana medesimo, durante la vita terrena, si compiacque forse di alimentare la leggenda, appoggiandosi ad elementi di costume letterario che, nella provinciale Italia degli anni tra il '912 e il '915, recavano con voce di favola delle vicende, non tanto lontane, di Rimbaud, Verlaine, di parnassiani e simbolisti.

 

 

 Irrazionale e assurdo nella poesia di Campana

 

di Mario Petrucciani

 

da: Idea, luglio 1951

 

 

Sia ben chiaro che l'Indagine sullo « irrazionale » del Campana non intende in nessun modo ricondurre la genesi della sua poesia ai fattori biografici e clinici da cui fu travolta la sua esistenza terrena, ma aspira ad un approfondimento esclusivamente critico della sua opera, perchè ne risulti meglio individuata la posizione storica e più acutamente chiarita la forza di commozione.

 

 

 

 

 

Bruciate le mie lettere

 

di Franco Matacotta

 

da: Successo, del 11 Gennaio 1959

 

 

Pubblichiamo oggi l’inedita e forse più straziante lettera che Dino Campana, poeta folle, inviò a Sibilla Aleramo nel 1917 prima che le porte del manicomio si chiudessero dietro di lui.

 

Violata, l’anno scorso, con la pubblicazione dell'epistolario d'amore tra Dino Campana e Sibilla Aleramo l'esplicita disposizione di Campana stesso, di bruciare le sue lettere, diviene legittimo, ora, dare alle stampe nella sua interezza questo eccezionale documento.