Un pacco di libri
di Bino Binazzi
Bologna, 14 Luglio 1915
Non si può esimerci – anche oggi che pure ci son tante cose da fare e da pensare - dal parlar di libri. Ne nascano tanti; ed è impossibile che fra tanti qualcuno non richiami la nostra attenzione o perché porta un nome d’amico o perchè nuovo parto di qualche scrittore già prediletto o-anche- perché giuntoci per posta con tanto di dedica a noi.... “illustri” ... Oh Dio! – il giovincello furbo sa che noi, volendo potremmo dar mano al soffietto su per le colonne di un giornale ove si esplica la nostra – non precisamente « illustre » – fatica quotidiana. Quanti libri anche durante questo periodo in cui il turbamento dei classici « otia » non potrebbe esser maggiore! E non intendo di mettere in conto tutti quelli occasionali sulla Dalmazia qui, sulla barbarie là, sul Belgio sotto, sul Trentino sopra ecc.ecc. Si intende parlare di libri di pura fantasia.
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