Vassalli, la guerra infinita
Chi ha «tradito» Dino Campana?
di Mario Baudino
da La Stampa, Società e Cultura, domenica 12 Aprile 1998
Nota bibliografica
A cura di Enrico Falqui
Da: La Fiera Letteraria del 14 Giugno 1953
La bibliografia sulla vita e sull'opera di Dino Campana è in continuo aumento ed approfondimento. Alla centinaia di voci, già da noi registrate nella recente ristampa dei Canti orfici, sono da aggiungere queste altre trenta, senza peraltro escludere, com’ è nel proprio di ogni bibliografia, che molte continuino a rimanerci ignote e molte ci siano sfuggite. Perciò saremo grati a chi vorrà, eventualmente, segnalarcele (al viale Giulio Cesare, 71, in Roma).
Michele Mari
Campana. La maledizione di essere un poeta
Versi estremi. Si stampano i taccuini inediti dell’autore dei Canti Orfici.
Sono la riconferma di un grande genio. La sua vita?
Una tragica favola, oggi diventata un best seller.
Dal Corriere della Sera
15 luglio 1990
Oh avere un cielo nuovo. Dove fuggire
di Michele Mari
NeIl'inverno del 1913, mentre si recavano alla tipografia Vallecchi, Ardengo Soffici e Giovanni Papini furono improvvisamente accostati da uno strano personaggio. «Ci disse che si chiamava Dino Campana — racconta Soffici che era poeta e venuto appositamente a piedi da Marradi per presentarci alcuni suoi scritti, aveme il nostro parere e sapere se ci fosse piaciuto pubblicarli nella nostra rivista [Lacerba]. Tirò fuori di tasca un vecchio taccuino coperto di carta ruvida e sporca, di quelli dove i sensali e i fattori segnano i conti e gli appunti delle loro compere e vendite, e lo consegnò a Papini”.
Campana. La maledizione di essere un poeta
Versi estremi. Si stampano i taccuini inediti dell’autore dei Canti Orfici.
Sono la riconferma di un grande genio. La sua vita? Una tragica favola, oggi diventata un best seller.
Solo, nel tempestoso silenzio
di Carlo Bo
Dal Corriere della Sera
15 luglio 1990
Quando Dino Campana morì nel manicomio di Castel Pulci, dove aveva passato ben quattordici anni, nel 1932 la notizia passò sotto silenzio, soltanto il giornale della sera di Firenze ne fece cenno in due righe. Eppure era morto uno dei grandi poeti del Novecento e sotto certi aspetti il poeta puro per eccellenza, un uomo che si era e in maniera tragica identificato con la sua chimera poetica.
Enrico Falqui con la moglie, la scrittrice Gianna Manzini
Un disgraziato episodio della vita di Campana
di Enrico Falqui
La Fiera Letteraria, domenica 27 marzo 1960
Disgraziatamente la follia cominciò presto a battere alla porta del poeta Dino Campana. Il primo referto medico di cui si abbia notizia dopo quanto iI babbo ebbe a dichiarare fin dal 1900 al professor Brugia del Manicomio di Imola — reca la firma del professor Vitali, risale al 1906 e diagnostica: «una forma psichica a base di esaltazione, per cui si rende necessario il riposo intellettuale, l'isolamento affettivo e morale, e l'uso di preparati bromici».
Mario Luzi
ELZEVIRO
Torna «Il piu lungo giorno»
Campana, il mistero del manoscritto scomparso
di Mario Luzi
da iI Corriere della Sera, giovedì, 3 ottobre, 2002
Sono facili a nascere i miti, le leggende e le superstizioni, facili anche a radicarsi e difficili a morire. Lo sono in ogni tempo e in ogni ambiente: lo sono tanto piu dove non ci si aspetterebbe di scoprirli, tra persone illuminate dall'arte e dalla cultura, se non fossero il calore dell'immaginazione e Ia faziosità delle passioni che sconvolgono spesso Ia loro ragione.
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