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DINO CAMPANA

CANTI ORFICI

1914 - 2014

MANOSCRITTI, DOCUMENTI, LIBRI, IMMAGINI

Catalogo della mostra

Firenze, Biblioteca Marucelliana

27 novembre – 31 dicembre 2014

a cura di

Francesca Castellano

COMUNE DI FIRENZE

2014

Impostazione grafica e impaginazione del catalogo a cura dell’Archivio storico del Comune di Firenze
Supporto tecnico-informatico, acquisizione ed elaborazione immagini digitali: Marco Tozzi

 

© 2014 - Comune di Firenze

 


 

Rigrazio l'autrice del Catalogo, Francesca Castellano e il Direttore della Biblioteca Marucelliana di Firenze, Luca Faldi,

di avermi permesso la pubblicazione. (paolo pianigiani)

 


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Tra Sorrento e Cuma

 

Siamo nel dicembre del 1916. Il rapporto fra Dino e Sibilla ha una delle sue prime, drammatiche interruzioni.

Sibilla sparisce dalla circolazione e si rifugia a Sorrento. Così almeno lascia intendere...

Dino scrive a Emilio Cecchi una delle sue lettere più intense, che bene raccontano il momento che vive.

 

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Appendice agli Inediti del 1942: i manoscritti

 

Nella Appendice, alla fine del volume Inediti, edito da Vallecchi nel 1942, Enrico Falqui inserì una serie di riproduzioni di manoscritti originali in suo possesso. Si tratta di:

 

  • una lettera (non spedita e ritrovata dai familiari di Dino) con due poesie, scritta da Genova alla rivista La Lettura

  • quattro pagine del Quaderno,

  •  alcune lettere con testi poetici indirizzate a Mario Novaro, il direttore della Riviera Ligure.

 

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Voce

di DinoCampana

 

di

Francesco Monterosso

 

Paese Sera 18 Luglio1952

 


 

Ringrazio l'amico Paolo Magnani di avermi inviato questo rarissimo documento, scritto da Franco Matacotta nel 1952 con lo pseudonimo di Francesco Monterosso.

(p.p.)


 

AI PRIMI DI GENNAIO 1918, Il poeta Dino Campana, il vagabondo, il ribelle, il cosidetto folle, esaurite tutte le possibilità di resistenza alla drammatica battaglia della sua vita e della sua poesia, entrava nel manicomio di Castelpulci, a trentatrè anni di età. Mai s'era dato ancora nella storia delle nostre lettere un destino tanto tragico e tanto precocemente concluso. La nostra letteratura è stata sempre di solare equilibrio. Nemmeno la rapinosa e voluttuosa follia del Tasso valse a spezzare questa fatalità olimpica del nostro orizzonte poetico. Campana è stato, davvero, il primo ingresso delle ombre e delle Furie nei giardini chiari e sereni delle nostre lettere.

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Segnalato dall'amico Paolo Magnani, la recensione sul Sole 24 Ore del 21 Giugno 2020, alla

Vita Oscura e luminosa di Dino Campana Poeta,

di Gianni Turchetta, Bompiani, Milano

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  1. Lorenzo Montano: Firenze 1914
  2. Damiano Benvegnù: uno spettacolo per Dino Campana
  3. Francesco Muzzioli: Il problema dell'allegoria in Campana
  4. Silvio Ramat: Campana nella tradizione novecentesca

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