argentina pampa

 

Il Vademecum, in continuo aggiornamento...

 

a cura di Paolo Pianigiani e degli amici campaniani che vorranno collaborare con suggerimenti e integrazioni

 

 

don righi3r

Don Lorenzo Righi

 

 

Trascrizione integrale da: Lorenzo Righi, Dino Campana poeta della notte

Collana "Gli Inediti" N. 6, Tipografia Sbolci, Fiesole, 1971

 

 

Si sa che fu Giovanni Papini a scoprire in Giuseppe Ungaretti il poeta nuovo1.

E fu Piero Bargellini  a rivelarci  il poeta Carlo  Betocchi.

Chi scoprì e rivelò la poesia di Dino Campana?

Fu  il  poeta  Bino  Binazzi.


Alberto Viviani ha lasciato scritto di lui: "Io non credo ancora che Bino Binazzi sia passato così come una bella e vivida luce destinata a pochi.

La bestialità e la supina vigliaccheria che tanto lo amareggiò nel suo tempo e che purtroppo dura tutt'ora indefessa, dovrà pur bene avere un periodo di precipitazione"2.

E che egli, il Binazzi, fosse poeta autentico lo prova la bella introduzione alle sue poesie di Ardengo Soffici3.

le escandescenze

 

Dino a Bologna: il cagnolino del prof. Gorrieri

Le escandescenze di uno studente

Da "Il Giornale del Mattino", Bologna, 27 Dicembre 1912

Nel pomeriggio di ieri verso le 16, il comandante delle guardie municipali Dalmonte-Casoni, transitava per via Zamboni insieme con alcune persone della sua famiglia, quando, giunto nei pressi della casa segnata col n. 52, fu attratto dal rumore prodotto da una vetrata sbattuta e vide un giovanotto senza cappello, il quale, liberatosi dalle strette di alcune persone che si trovavano sulla soglia del caffè, situato in detta casa, si dava a fuggire verso il teatro comunale.

Il pittore Gordigiani con Michele Campana

Il pittore Eduardo Gordigiani con Michele Campana 

 

Michele Campana, nel 130° anniversario della nascita

 

di Micaela Pazzi

 

da: Università popolare S.Domenico

 

28° ALMANACCO 1988 - 2015

 


Anno importante per i Campaniani, Marradi prima e Modigliana poi, hanno festeggiato i due cugini di cui quest’anno ricorreva il 130° anno di nascita. 

Il primo Convegno/Mostra documentaria, si è tenuto appunto a Marradi presso il Centro Studi Campaniani e Museo Artisti per Dino Campana, Sabato 27 giugno 2015, la mostra è rimasta aperta fino al 23 agosto. La seconda tornata, in forma un po’ differente dalla prima, si è tenuta a Modigliana dal Sabato 29 agosto al 27 settembre 2015, nell’Ex Chiesa di San Rocco - Sala Pietro Alpi a Modigliana.

 

Marradi, via Celestino Bianchi nei primi anni del '900

 


 

1909, Dino Campana arrestato a Biforco

 

Il ricovero coatto del poeta dopo l'ennesima sfuriata

 

ricerca di Claudio Mercatali

 

 

Inizia con questo articolo, già pubblicato sul blog della Biblioteca di Marradi, la collaborazione con Claudio Mercatali, attento e curioso reporter di cose e fatti intorno a Dino Campana lassù, nel suo paese, a Marradi. Sono particolamente contento di ripubblicare i testi e le splendide immagini conservate da Claudio, tutte di prima mano. Sono assolutamente impagabili e rientrano in pieno negli scopi e nello spirito che il campanadino.it si è voluto dare fin dal suo inizio, nel lontano 2005. (paolo pianigiani)

 


Nella primavera del 1909 Dino Campana, da poco ritornato dall' Argentina, era a Marradi più agitato che mai. Non passava giorno senza leticare e le discussioni finivano spesso in una sfuriata tremenda. Non si ha notizia che Dino abbia ferito qualcuno, però nell' aprile 1909 le escandescenze fuori misura provocarono l'intervento dei Carabinieri. La caserma era nella casa bianca in fondo alla foto qui sopra e sulla la porta si intravede lo stemma dell' Arma.

 

Sibilla

 


 

[Livorno, 4 gennaio 1917]

Rina mia

come descriverti lo sguardo idiota di questa gente dopo essere stati baciati dal tuo!1 Rina io potrei rinunciare a te, ma per sempre. Così bella comme un rêve potrei dimenticarti solo per andare molto lontano e non tornare più. Davanti alle cose troppo grandi sento l’inutilità della vita.2 Il mare ieri era discretamente bello. Sono andato di notte al mare. Avevo visto i monti pisani velati da cui sorge la luna di Dannunzio,3 senza foco di cui leggemmo e due areoplani che volavano sul treno. Mia vergine perché leggemmo ďAnnunzio4 prima di partire? 5 Nessuno come lui sa invecchiare una donna o un paesaggio. Mio amore come vuoi che ti ami? Pallida, con una vita senza foco come col suo diritto il macchinista stinge il paesaggio e viola il cielo che non conquista? Sciocchezze? Ma sai quanto ne ho sofferto!