Lello Campana a vent’anni studente universitario, nella casa paterna a Marradi
L’ultimo dei Campana
di Gabriel Cacho Millet
Pubblicato su "L'Informatore Librario", Roma, anno VIII, N.5, Maggio 1978
Non ha dimenticato il poeta Lello Campana le parole — le uniche — che suo cugino Dino avrebbe esclamato riconoscendolo nel manicomio di Castel Pulci, nel 1929, né la pacca che a mo' di saluto gli avrebbe dato sulle spalle dicendogli: “Anche tu sei un Campana!”
Nulla o quasi nulla sapeva a 14 anni “l'ultimo dei Campana” del suo famoso cugino, ad eccezione di qualche altra avventura che il padre, Torquato — “il parente” che consigliò Dino “di fare qualcosa di pratico” studiando Chimica all'Università di Bologna — gli avrebbe raccontato. Dalle labbra di Torquato Campana, a quanto pare “tutore” allora del “minorato” Dino, Lello seppe che suo padre nel febbraio del 1908 accompagnò fino al porto di Genova il più “difficile” della famiglia per l'avventuroso viaggio in Argentina.
Tebaide di Luisa Giaconi. Tradizione del testo
di Susanna Sitzia
da: «Oblio. Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Ottonovecentesca»
Periodico trimestrale on-line diretto da Nicola Merola
A. IV, n. 14-15, Autunno 2014, pp. 64-78
Luisa Giaconi è autrice di un libro poetico intitolato Tebaide. Poesie. Questo saggio indaga la tradizione del testo.
Editio princeps
Tebaide. Poesie di Luisa Giaconi è un libro postumo. Giaconi morì di tubercolosi all’età di trentotto anni il 18 luglio 1908, cinque mesi prima che il libro fosse finito di stampare a Bologna il 15 dicembre 1908. Il libro è postumo, ma la sua costruzione si deve a Giaconi. È noto che la poetessa operò una severa selezione delle sue poesie; prescelse soltanto diciotto poesie e personalmente ne stabilì la sequenza. L’edizione 1909 di Tebaide è non solo editio princeps ma anche quella originale, l’unica curata e approvata dall’autrice: Luisa Giaconi, Tebaide. Poesie, con un epilogo di G. S. Gargàno, Bologna, Nicola Zanichelli, 1909, finito di stampare il dì 15 dicembre 1908 nella tipografia di Paolo Neri in Bologna (da qui T1909).
Carriera scolastica di Dino Campana
di Stefano Drei
(aggiornamento Agosto 2022)
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1891-92: Prima elementare a Marradi
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1892-93: Seconda elementare a Marradi
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1893-94: Terza elementare a Marradi
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C'è la foto di classe: 10 giugno 1894 col maestro Torquato.
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1894-95: Quarta elementare a Marradi
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Campana premiato per il profitto in quarta elementare.
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1895-96: Quinta elementare a Marradi (?)
La Stampa
12 Agosto 1988
TORINO — Sulla pagella c'è scritto 6 e 6 in lettere italiane, 6, 7e 6 in lettere latine, 6 e 7 in lingua greca, 4 in storia e geografia, 7 in filosofia, 6 in matematica, 4 in storia naturale. L'alunno deve riparare nella sessione autunnale. E nella sessione autunnale, con un 7 e un 6 in luogo dei due 4, passerà.
L'alunno, rubricato con il numero 11 di protocollo, è “Campana Dino di Giovanni, nato a Marradi il 30 agosto 1885”. Il liceo è il D'Azeglio di Torino, nel 1903. Assai prima di Pavese e di Mila, di Babbio e Giulio Einaudi. di Natalia Girtzburg e Primo Levi, la scuola di via Panni ha avuto fra I tuoi allievi l'autore dei Canti orfici, ma nessuno, all'interno del D'Azelio, lo sapeva.
I manoscritti del poeta pazzo Dino Campana
di Maria Cristina Brunati
Ringrazio la dott.ssa Brunati per avermi permesso di pubblicare il suo articolo. (p.p.)
Athos Gastone Banti: prefazione al Codice Gelli
(Paolo Pianigiani)
PREFAZIONE AL CODICE GELLI
C'è nella mia Livorno una chiesina piccina
piccina, che sorge a pochi metri di distanza dalla
cattedrale grande grande. Nel contrasto, la
chiesina, che è intitolata a Santa Giulia sembra
ancor più modesta: e i livornesi, quando vogliono
giudicar d'una cosa contraria alla logica, e
stravagante, come sarebbe d'un debole che
offrisse con aria pretensionosa il suo soccorso ad
un forte, o d'un sonatore d'ocarina che
presumesse d'insegnare armonia e contrappunto
a Mascagni dicono: « È Santa Giulia che fa l'elemosina
al Duomo ».
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