"Dino Campana. La vertigine della poesia" fa parte di “Lezioni di Poesia”, un ciclo di incontri a cadenza mensile che per tutto il 2022 intende proporre analisi e riflessioni sui grandi protagonisti della poesia italiana e internazionale del ‘900.
Lezione di Gianni Turchetta, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università Statale di Milano e critico letterario, ha pubblicato numerosi saggi sulla letteratura italiana dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri.
Da sinistra Cesarino Tallone in braccio alla governante, Guido (in piedi), Ermanno, il padre Cesare,
Madino, Teresa e Milini, in piedi la madre Eleonora.
Novara, in procinto di partire per l’Isola di San Giulio. Primi ‘900.
Cesare Augusto Tallone
UNA VITA PER IL BEL SUONO ITALIANO
Gigliola Tallone,
giugno 2014 - novembre 2022
Tutte le foto sono dall’Archivo Tallone, eccetto le menzionte con diversa provenienza
Ringrazio la mia amica Gigliola per aver rivisitato, ampliato e averne permesso la pubblicazione con l’aggiunta di nuove fotografie inedite,
il testo del 2014 dedicato a Cesare Augusto Tallone, pubblicato sul sito www.archiviotallone.it
(paolo pianigiani)
Cesarino, di indole riflessiva tra i fratelli, ottimo studente, volontà ferrea, nel periodo di studio presso i Salesiani (collegio vescovile di Miasino, poi seminario all’isola di San Giulio per le ginnasiali), cede all’attrazione mistica, tanto da desiderare di votarsi alle Missioni. Il 1908 la madre decide di ritirarlo dal seminario e di iscriverlo coi fratelli Ermanno (Chico) e Alberto (Madino) nel più laico collegio di Chivasso, ma la componente mistica rimarrà ben radicata in Cesarino e sarà sostanza spirituale nella sua futura immersione nel suono e nell’armonia. Il 1910 è iscritto al liceo Beccaria di Milano, dove si diploma con encomio.
Per una nuova edizione del «Quaderno» di Campana
Testimoni e varianti di tradizione
di
Susanna Sitzia
da: OBLIO I, 2-3
"Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiano Otto-Novecentesca", 2011
La raccolta poetica di Dino Campana nota con il titolo Quaderno è stata pubblicata nel 1942 da Vallecchi nel volume Inediti curato da Enrico Falqui. Il titolo redazionale non deve suggerire un legame d’identità tra il Quaderno, che è l’edizione della raccolta, e l’autografo. Il manoscritto che conteneva quarantadue testi in versi e uno in prosa era un quaderno scolastico, anepìgrafo, mutilo, «pieno zeppo», riferisce Falqui, della scrittura di Campana; è un’anomalia che nel manoscritto non figurasse il nome del poeta. Negli Inediti, peraltro, la censura è intervenuta a sottrarre «un’espressione molto violenta» (p. 313) dalla poesia che nel manoscritto conteneva la principale nota di possesso: «il mio libro» (p. 139).
Ermanno Tallone a Venezia
ERMANNO TALLONE (CHICO).
Bergamo,10 luglio 1896 - Milano,11 gennaio 1963
di
Gigliola Tallone
curatrice dell’Archivio Tallone, Milano
Foto dell’Archivio Tallone, Milano
Ringrazio la mia amica Gigliola per aver voluto condividere con me, qui, sul sito di Dino Campana, un ricordo di suo Padre Ermanno.
(paolo pianigiani)
Risposta ai futuristi
di Ardengo Soffici
da:
La Voce , 19 Maggio 1910
(Direttore Prezzolini)
Due o tre giorni fa, ricevetti da Milano questo telegramma :
Ardengo Soffici, Firenze. Malgrado note ostilità vostri amici Voce contro futurismo noi conoscendo vostra coraggiosa campagna per grande Medardo Rosso e per risveglio arte italiana avendo letto vostro interessantissimo articolo impressionismo sentiamo bisogno esprimervi nostra fraterna ammirazione. Pittori futuristi: Boccioni, Ruspolo, Carrà: e poeli Marinetti, Paolo Buzzi.
La Cappellina di San Bernardo, alla Badia a Settimo. Foto del 1906
Da: «Il Frontespizio», a. X, n° 7, 1938, p. 441
Ritorno a San Colombano
di Piero Bargellini
Per la tomba di Dino Campana hanno inviato l’offerta:
LA CHIMERA NEI «CANTI ORFICI» DI DINO CAMPANA
di Neuro Bonifazi
Dall'epoca romantica in poi, nel corso del secolo XIX e oltre, in Europa, i mitici mostri dell' antichita (Medusa, Chimera, Sfinge, Gorgone, Sirena, ecc.) diventano, nell'immaginario dei poeti, i simboli della loro concezione della bellezza in genere, di quella femminile in specie, della Donna e dell'eros. A cui si aggiungono le immagini emblematiche ed evocative dei grandi artisti, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Diirer, ecc., e in particolare, a un certo punto, I'immagine della Gioconda.
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