A Mario Maranzana « Pazzo sul serio »
G.C.M.
QUASI UN UOMO
Visita al poeta Dino Campana nel Manicomio di Castel Pulci
due tempi e una pausa
di
GABRIEL CACHO MILLET
Versione italiana di Mario Maranzana e dell'autore
TIPOGRAFIA COLANGELO
ROMA
PRIMO TEMPO
Il palcoscenico vagamente allucinante nella sua desolazione è vuoto. Non c'è sipario. Mostra una sala del manicomio di Castel Pulci (Firenze) nella quale sono in corso lavori di ammodernamento.
Due praticabili a gradoni, uno a destra uno a sinistra, potrebbero indicare la prima fase della costruzione di tribune per universitari che studieranno nel futuro i malati mentali. Sia come sia, il direttore dell'istituto ha ordinato di porre sui gradoni dei praticabili delle sedie per accogliere un gruppo di persone che sono venute a visitare un infermo illustre: il poeta Dino Campana (1885-1932).
Don Chisciotte a Porto Maurizio
Carteggio
Giovanni Boine - Giuseppe Prezzolini
1908-1915
di Carlo Bo
dal Corriere della Sera
Domenica 27 febbraio 1972
Torniamo a parlare di Boine; il pretesto ce l'offre il primo volume del Carteggio che le benemerite «Edizioni di Storia e Letteratura» hanno appena mandato in libreria (pp. 262, L. 5.000). Si tratta del carteggio con Giuseppe Prezzolini negli anni 1908-1915: è stato curato da Margherita Marchione e S. E. Scalia e porta una prefazione dello stesso Prezzolini. Il volume è un'altra tessera che aiuta a decifrare meglio il piccolo mistero del Boine: lentamente si procede in quest'opera di chiarificazione che presto sarà continuata dal secondo volume del Carteggio, quello dei rapporti con Cecchi.
Una recensione per Agar
Giovanni Boine
da: Plausi e Botte
Guanda editore, Modena, 1939
(Agar è il nome de plume di Virginia Tango, amica e confidente di Campana)
80) Agar, Le reliquie di un ignoto. Ed. « Buon Consigliere ». Roma, 1915.
Storia epistolare d’una specie di Jean Christophe legnaiolo della Campagna Romana che una giovane e milionaria civetta finge di proteggere e per gioco fa innamorare. Quello abbocca e sogna la gloria. Passata la stagione, l’altra andata via, s’intende che se ne scorda. Quando torna, torna per sposarsi un signor marchese. Jean Christophe pazzo, improvvisa all’organo una maravigliosa messa nuziale il giorno delle nozze. Poi si schianta, poi s’ammala; tenebre e rovine. Ma si ripiglia come convertito: da banda il vano sogno; si martirizza di fatica per i suoi in una vita di rinuncia e di bontà.
L'Avventura dei Canti Orfici
un libro tra storia e mito
a cura di
Roberto Maini e Piero Scapecchi
Firenze, Edizioni Gonnelli 2014
Silvano Salvadori, foto di Marcantonio Perugino
Lawrence Ferlinghetti e Neuro Bonifazi
su Dino Campana
Due recensioni di Silvano Salvadori,
approvate al volo da Gabriel
LE DUE NOTE DEL SILVANO VANNO BENISSIMO, SPECIE QUELLA SUL LIBRO DI BONIFAZI. PERSONALMENTE NON TOCCHEREI NULLA.
BUON LAVORO,
GABRIEL
FERLINGHETTI
Ne L’Espresso del 15 Maggio 2008 è apparsa l’intervista di Dante Martelli a Lawrence Ferlinghetti per la sua performance a Roma del 16 e 17 Maggio. Con la sua casa editrice City Lights, nata come negozio di soli tascabili, pubblicò nel 1956 “Urlo” di Allen Ginsberg e gli altri autori della beat generation: Kerouac, Cassidy, Corso ecc. ovvero i ribelli della frontiera messicana.
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