campanadino.it/new4
  • Home
  • Eventi
  • Biografia
  • Studi
  • Plausi e Botte
  • G. C. Millet
  • L'epoca di Campana
  • Libri
  • Le traduzioni
  • Contatti

 

 

Consigli benevoli

 

di Ardengo Soffici (A.S.)

 

Da: La Voce del 25 febbraio 1909

 

Di Luisa Giaconi, buon’anima, la quale come scrittrice non valeva proprio nulla, non avremmo, di certo, fatto parola, mai, se il Marzocco non ci venisse assordando – chi sa perchè – da più mesi con le sue fanfare laudative e non volesse farci ingollare per forza, l’opera di lei come gran cosa.

Leggi tutto …

 
 
 

 

 

 

 

 

Le carte vaganti di Dino Campana

 

di Paolo Pianigiani

 

 

Riportato alle cronache popolari dal film di Michele Placido, Dino Campana è tornato a far parlare di sé: convegni, pubbliche letture, premi letterari, articoli su giornali e riviste: come questo. Nacque a Marradi, il 20 Agosto 1885 e morì nel cronicario (ultimo rifugio per matti giudicati inguaribili) di Castelpulci il primo marzo del 1932, sembra per setticemia, che si era procurato scavalcando un filo spinato.

Leggi tutto …

 

  

Sebastiano Vassalli

 

 

Dino Campana le solite bugie

di Sebastiano Vassalli

da: La Repubblica del 11 marzo 1995

 

 

Non c'è pace per il poeta forse più grande, certamente più disgraziato del nostro Novecento. Una insulsa crociata campanilistica ne rivendica le spoglie - sepolte nella chiesetta romanica di Badia a Settimo presso Firenze - al cimitero comunale di Marradi, il paese in cui nacque e di cui, per un quindicennio, fu "il matto" e ora, un'operazione editoriale che definire discutibile sarebbe eufemistico, perché non ci sono aspetti positivi che possano essere discussi, soltanto aspetti negativi, rimette in circolazione un testo che fu, è e continuerà ad essere il cavallo di battaglia di quanti perseguitarono Dino Campana da vivo e vogliono continuare a perseguitarlo da morto.

Leggi tutto …

 

 

 

Vassalli, la guerra infinita

 

Chi ha «tradito» Dino Campana?

 
Polemica. Nel nome del poeta, 14 anni di accuse tra lo scrittore e il Comune di Marradi

 

di Mario Baudino

 

da La Stampa, Società e Cultura, domenica 12 Aprile 1998

 
 
«I libri rendono infelici... mi hanno fatto soffrire», avrebbe detto, forse sul letto di morte, lo psichiatra Carlo Pariani che ebbe come paziente Dino Campana, uno dei grandi poeti del nostro Novecento, nel manicomio di Castelpulci.

Leggi tutto …

 

 

Dino Campana, poeta a cavallo della cometa di Halley

Una biografia-racconto di Vassalli

 

di Maurizio Cucchi

 

(recensione a : Sebastiano Vassalli: «La notte della cometa». Einaudi, 240 pagine, 18.000 lire)

 

Su Tuttolibri, anno XI, n. 436. Supplemento a La Stampa del 5 Gennaio 1985

 

 

Chissà, forse sarebbe meglio se artisti, scrittori, poeti, potessero scomparire nell'opera, dandosi da fare, prima di andarsene, per cancellare ogni possibile traccia, per distruggere ogni documento o testimonianza della propria vita. È commovente l'interesse di chi si affanna attorno alla biografia di un autore amato; ma è sempre, anche, l'attività del biografo, o del lettore di biografie, un po' indecente e crudele.

Leggi tutto …

 

 

 

Lasciate in pace la follia di Campana

di Annalisa Gimmi

Da: Il Giornale, 23 Ottobre 2005 

 

 

Povero Dino Campana. Bistrattato in vita. E adesso, quando il postumo amore di generazioni di lettori potrebbero restituirgli serenità, ecco che scrittori e critici si attaccano alle sue ossa per azzannare il boccone più grosso. L'uscita del libro curato da Sebastiano Vassalli, Un po' del mio sangue (Rizzoli, pagg. 298, euro 9) ha sollevato consensi e proteste anche pittoreschi. Vassalli, in veste di Depositario della Verità, si scaglia contro tutti: dai genitori del poeta, «una famiglia orribile» che lo avrebbe emarginato, considerato pazzo senza alcun reale motivo e allontanato per la vergogna; ai concittadini, fautori del mito del «mat Campana»; ai letterati che lo hanno deriso, rifiutato, e anche ai critici che lo vogliono «usare» per creare un personaggio, seguendo non ben chiari disegni di mistificazione.

Leggi tutto …

 

 

Sebastiano Vassalli 

 

 

Vassalli, su Dino Campana molte falsità

 

di Cristina Taglietti

 

dal Corriere della sera, 15 Settembre 2005 

                                                

Chi ha paura di Dino Campana? A temere il poeta di Marradi sono ancora in molti secondo Sebastiano Vassalli che di Campana si occupa dalla fine degli anni Sessanta, quando cominciò a raccogliere documenti e a studiare carte in un lavoro culminato nel 1984 con il romanzo-biografia La notte della cometa. Da allora «restituire Campana alla sua vita» è stato per il romanziere una sorta di pensiero fisso che adesso si concretizza in un volume che raccoglie i Canti Orfici , le Poesie sparse , il Canto proletario-italo-francese, le lettere dal 1910 al 1931.

Le opere del libro, intitolato Dino Campana. Un po’ del mio sangue (Bur, pagine 300, euro 9), sono presentate da un’introduzione e chiuse da una nota biografica in cui Vassalli fa il punto su menzogne (molte) e verità accertate (poche) della vita del poeta. «Ciascuno, nel corso del tempo, si è costruito il suo Campana - spiega Vassalli -. Anche perché lui per primo raccontò su se stesso un sacco di menzogne, fatti assolutamente inverosimili. Una su tutte: che era stato dappertutto, che aveva girato il mondo, mentre nella sua vita aveva avuto una sola volta un passaporto speciale per Buenos Aires, una specie di trappola congegnata dai suoi genitori per liberarsi di lui e impedirgli di tornare in Italia. Il fatto che fosse andato a Istanbul, a Odessa è falso, anche perché era un’epoca in cui le frontiere erano davvero molto difficili da varcare.

Leggi tutto …

  1. Campana e il «partito dei marradesi»
  2. Renato Martinoni: Ancora su Dino Campana
  3. Gianni Turchetta: Ma Dino Campana e i Canti Orfici sono ancora ben vivi
  4. Paolo Pianigiani: L'Avvelenata

Pagina 1 di 3

  • 1
  • 2
  • 3