POLEMICA. Il libro del suo psichiatra divide i critici: il curatore contro Vassalli
Chi tradisce Campana?
E il poeta «pazzo» giocò lo psichiatra
di Mario Baudino
Da “La Stampa”, mercoledì 1 Febbraio 1995
Società e Cultura:
Dino Campana, torna il libro dei colloqui in manicomio E il poeta «pazzo» giocò lo psichiatra
Marzio Pieri
Cristo non indossava camicie
di Marzio Pieri
(in Italia ci sono 50 milioni di abitanti e 10 milioni di poeti)
(Pubblicato il 30 Gennaio 2009)
Nel Gennaio del 2009 l'allora Ministro Bondi, partecipò a un evento nella chiesina di sasso dove riposa Dino. Ebbe la bella pensata di lasciare nel mondo , come traccia del suo passaggio, una poesia quel poco "campaniana". Gabriel contattò Marzio Pieri a Parma. L'articolo che segue la pubblicai immediatamente). Marzio se n'è andato del 2019.
paolo pianigiani
Sebastiano Vassalli
Campana, la chimera del poeta maledetto
di Sebastiano Vassalli
dal Corriere della Sera del 26.11.03
La ristampa, a cura di Renato Martinoni, dei Canti Orfici di Campana nei «tascabili» Einaudi, rappresenta un passo avanti per quanto riguarda la sistemazione dei contributi critici, nell’«Introduzione», nelle «Note ai testi» e nelle puntuali «Appendici». È invece un’occasione mancata, se si voleva restituire Campana alla sua storia di uomo e di scrittore. Quella storia, da quasi un secolo dà fastidio a tutti: ai familiari, ai concittadini, ai medici, alla società letteraria; e si è cercato di seppellirla sotto un cumulo di leggende, che fino al 1985 si appoggiavano all’autorità dello psichiatra Carlo Pariani, autore di una biografia dal titolo perentorio: Vita non romanzata di Dino Campana scrittore . Carlo Pariani non era, come molti credono, il medico curante di Campana. Era un tale che andava a trovarlo in manicomio per una sua ricerca su genio e follia. Dino gli confidava di essere elettrico («Mi chiamo Dino, come Dino mi chiamo Edison... sono elettrico») e, tra un delirio e l’altro, gli raccontava ogni genere di balle. Gli diceva di essere stato cinque anni in Argentina; di essere andato a Odessa; di aver patito la prigione a Parma, a Bruxelles, a Basilea, eccetera.
GIOVANNI PAPINI
TESTIMONIANZE
SAGGI NON CRITICI
Serie dei "24 Cervelli"
MILANO STUDIO EDITORIALE LOMBARDO 18, VIA BURINI, 18
1918
I.
Giovanni Papini non ha bisogno d'esser presentato in buona e dovuta forma ai lettori italiani. Tutti sanno — e gli amici con più certa scienza de' nemici — che costui è l' uomo (se uomo si può chiamare) più deforme e contrafatto d'Italia e così repugnante che il laido Mirabeau sembrerebbe, al confronto, un gesto d'accademia, un discobolo apollineo. E poiché come avverte l'incommensurabile saggezza dei popoli in quelle compresse d'esperienza che sono i luoghi comuni, la faccia è specchio dell'anima nessuno si meraviglia nel sapere che codesto Papini sia il teppista della letteratura, il becero del giornalismo, il barabba dell'arte, il picciotto della filosofia, il buio della politica, l'apache della cultura e impegnato, come abitudine, in tutte l'imprese della malavita intellettuale.
Sebastiano Vassalli: Il matto Campana e il suo biografo
Dal Corriere della Sera, 11 ottobre 1998, p. 27
Viviamo in un mondo dove c'è sempre meno da fare, e dove le alternative al grattarsi le ginocchia sono sempre più rare: almeno, così sembrerebbe. Leggo su «L'Espresso» che il portavoce della famiglia Di Bella, tale Camponeschi, ha a sua volta un portavoce; e ora ricevo una «Biografia di Carlo Pariani medico psichiatra», scritta da Roberto Maini e pubblicata in una miscellanea della Biblioteca Marucelliana di Firenze. La biografia di un biografo. Carlo Pariani, per chi non lo sapesse, è l'autore di quella «Vita non romanzata di Dino Campana», che Vallecchi pubblicò nel 1938 e che, oltre a esser piena di balle, è un documento per molti aspetti agghiacciante. (Ma alcuni, tra cui il Maini, sono tuttora convinti che sia la fonte della verità). Dalla biografia del biografo emerge un dato curioso.