DINO CAMPANA IN SCENA

A MARRADI !

 

Dialogo fra il poeta ed una modella dipinta da Rembrandt

 

Un poeta certo sempre più amato, Dino Campana, ma molti articoli rinnovano l’abusato ritornello sulla sua tormentata storia d’amore con Sibilla Aleramo o sulla sua pazzia: insomma l’attenzione è sempre spostata sulle sue vicende biografiche. E quando si entra nel vivo della sua poesia ci si concentra soltanto su quel sublime ed unico libro pubblicato: i Canti Orfici.

Più raramente si parla delle 43 composizioni del Quaderno e degli altri Inediti, pubblicati dal Falqui nel 1942.

Silvano Salvadori, membro del Consiglio del "Centro Studi Campaniani di Marradi", ha predisposto per questo 90° genetliaco del poeta che, come ogni anno, si celebra a Marradi il 20 Agosto, un adattamento teatrale di uno scritto dialogato dal titolo Il cappello alla Rembrandt che fu pubblicato tra gli Inediti.

 

catalogo 1973

 

Con la bella mostra del 1973, che si svolse a Firenze al Vieusseux, si presentarono al mondo tanti ricordi campaniani; ci fu un convegno di cui ci restano gli Atti pubblicati da Vallecchi e curati da Enrico Falqui. E ci resta, anche se è raro trovarlo, questo meraviglioso catalogo, curato dalla giovanissima Maura del Serra. Oggi, 2 Giugno, Maura compie gli anni. Questa pubblicazione vuol essere un omaggio a lei e al suo sconfinato amore per un poeta suo fratello: Dino Campana. Oggi apre ufficialmente e di nuovo, il sito dedicato a Dino Campana. Che si chiama Campanadino.it, al contrario, come era contrario lui. Sempre.

 

Dobbiamo la trascrizione, paziente e puntuale, dall'originale stampato su carta gialla da macellaio (la scelta, indovinatissima, fu certamente ispirata dal personaggio di cui si trattava), alla mia amica Andreina Mancini di Firenze. Che inizia con questa fatica la sua collaborazione al nostro sito. Grazie Andreina!

 per la redazione

paolo pianigiani


Catalogo  a cura di Maura Del Serra

Elaborazioni fotografiche di Giovanni Cillo

Illustrazione di copertina di Franco Gentilini

Un’idea di Fra’ Giuseppe del Convento di San Francesco di Fiesole, è all’origine della Mostra e del Convegno dedicati a Dino Campana. L’idea fu accolta e perfezionata da un gruppo di promotori e dal Gabinetto G.P. Vieusseux che avendo allo studio una serie di convegni su personaggi e temi coinvolgenti la cultura fiorentina, fu lieto di includere nel primo ciclo ternario,  insieme a Gaetano Salvemini e a Ottone Rosai, il poeta dei Canti Orfici. Una serie di circostanze, fra le quali non ultime il ‘ritrovamento’ e la pubblicazione del manoscritto smarrito ‘Il più lungo giorno, hanno riservato addirittura al Convegno-mostra su Dino Campana di dar principio alla serie.

Sui risultati del convegno si possono fare d’ora previsioni lusinghiere; le giustificano il nome dei relatori e di tutti i partecipanti.

In quanto alla mostra, forse qualcosa di più poteva essere fatto se si avesse avuto più tempo a disposizione, non tanto per individuare il materiale, ma per raccoglierlo, dovendosi  vincere spesso le comprensibili riluttanze dei proprietari. Ma già così com’è, descritta  da un catalogo molto ben compilato,  può costituire un precedente e invogliare a applicare più spesso la formula.

II ringraziamento dei promotori e del Gabinetto Vieusseux va quindi a tutti quelli che in un modo o nell’altro si sono uniti a loro per studiare l’opera del Poeta che da oltre 40 anni riposa alle porte della nostra città.

                                                                                                                        A.B.

               

PRESENTATA LA NUOVA EDIZIONE ANASTATICA DE “IL PIU’ LUNGO GIORNO”

di Silvano Salvadori

Marradi, 21 agosto 2020

 

Copertina PLG

 

 

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Giovedì 20 agosto, centotrentacinquesimo genetliaco del poeta Dino Campana è stata presentata a Marradi la ristampa anastatica del manoscritto “Il più lungo giorno”. Erano presenti, oltre alla presidente del Centro, Mirna Gentilini, il vicepresidente, Rodolfo Ridolfi, e il prof. Stefano Giovannuzzi dell’Università di Perugia.

La prof.ssa Gentilini, ha ricordato l’emozione provata nel 1973 al convegno “Campana Oggi” - fondamentale per subire il “contagio” campaniano - promosso dal Gabinetto Viesseux di Firenze. Il convegno fu organizzato coi massimi studiosi  dopo che era stato reso pubblico il  ritrovamento del manoscritto fra le carte di Soffici con un articolo di Mario Luzi sul “Corriere della Sera” del 17 giugno 1971.

 

La ristampa anastatica del manoscritto “Il più lungo giorno” in 500 copie numerate: evento
di grande spessore culturale al Centro Studi Campaniani per il 135° genetliaco Campaniano

 

locandina invito 

 

Il Centro Studi Campaniani, nel rispetto delle regole per il Covid 19, festeggia il 135° genetliaco campaniano con un’iniziativa di grande spessore culturale : la ristampa anastatica del manoscritto “Il più lungo giorno” di Dino Campana.

Questa terza edizione segue quella realizzata nel 1973 da Archivi d’intesa con Vallecchi, in occasione della presentazione del leggendario manoscritto
perduto da Soffici nel 1913 e quella del 2001 edita dal Centro Studi in occasione del 30° anniversario dell’annuncio del poeta Mario Luzi sul “Corriere della Sera” del ritrovamento da parte della vedova di Soffici nella casa di Poggio a Caiano.

L'edizione in Cofanetto del Centenario degli Orfici

canti

 

Informazioni

Ristampa anastatica e incisione integrale dei Canti Orfici di Dino Campana 
nel centenario della pubblicazione.
 
Descrizione
 
COMETA ROSSA

Per l’amor del Poeta… Dino Campana

Sottoscrizione per la ristampa anastatica e l’incisione integrale dei Canti Orfici di 
Dino Campana nel centenario della pubblicazione

Il 7 giugno del 1914 Dino Campana, assieme ai testimoni Luigi Bandini e Camillo Fabroni, sottoscriveva col tipografo marradese Bruno Ravagli il “contratto per la pubblicazione del libro Canti Orfici”. Al Ravagli veniva versato un acconto di lire 110, risultato di una faticosa sottoscrizione tra 44 marradesi, ai quali sarebbe spettata una copia del libro, promossa da Bandini su “imperativo categorico” di Dino Campana. 

 

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