Aldo Orlandi
 
 
 

Aldo Orlandi, l'amico di Torino

 

di Stefano Drei

 
 
 
Aldo Orlandi nasce a Faenza il 4 marzo 1872 da Benigno Orlandi, cancelliere di pretura di anni 35 e Cesira Zardi, possidente.
 
Il cognome Orlandi non è faentino, probabilmente il padre era stato trasferito a Faenza per lavoro.
 
 
Nel 1884 si iscrive alla prima Ginnasio al Torricelli. Impiega sette anni a conseguire la licenza ginnasiale, ripetendo la seconda e la quarta. Ottenuta la licenza ginnasiale nel 1891, non risulta tra gli iscritti alla prima liceo negli anni successivi. Nel medesimo 1891 esordisce come giornalista. Impiegato comunale, si lega di amicizia con lo scrittore Alfredo Oriani, che, di venti anni più anziano di lui, se ne serve come copista ed anche come factotum per varie incombenze.
 
Nel 1897 partecipa con altri romagnoli che aderiscono alle truppe volontarie comandante da Ricciotti Garibaldi (figlio di Giuseppe) alla battaglia di Domokos con i greci contro i turchi.
 
Il 13 giugno 1909 si trasferisce a Torino dove tre giorni dopo sposa Cesira Ghirlandi, faentina. Nel novembre dello stesso anno Oriani muore ed Orlandi gli dedica alcuni articoli sul Giornale d'Italia.
 
Lavora quindi alla Gazzetta del Popolo.
 
Nell'Annuario della stampa italiana del 1927 risulta direttore del settimanale Giornale del pinerolese. Risiede però ancora a Torino in corso Re Umberto (n. 270 secondo l'anagrafe , n.27 secondo l'annuario). A Torino muore il 27 dicembre 1935.
 
Probabilmente non ebbe figli. (almeno non ne risultano viventi dal 1971, anno a partire dal quale il comune di Torino ha informatizzato i dati).
 
La vedova Cesira tornerà a Faenza dove risulta residente almeno dal 1945 al 1957, anno della morte.
Aldo ebbe almeno due fratelli:
 
Giuseppe, medico chirurgo (Coriano 1867-Faenza 1935 - muore un mese prima di Aldo), diploma liceale al Torricelli nel 1886 e laurea a Bologna in Medicina nel 1892
 
Maria Teresa (morta nel 1933 a Faenza)
 
A Faenza sia la tomba della vedova che quelle dei fratelli non ci sono più.
 
Nell'epistolario di Oriani, pubblicato nel 1958, appaiono dieci brevi lettere di Oriani a Orlandi, tutte concernenti minute incombenze quotidiane.
 
L'ultima è del 1904 ed è indirizzata "presso la biblioteca comunale" in cui verosimilmente Orlandi era impiegato.
 
Probabile quindi che Campana, notoriamente frequentatore della biblioteca, abbia conosciuto lì Orlandi, che poi avrebbe ritrovato a Torino.