Un trekking con il Poeta sul Falterona
Ringrazio l'amico Claudio Mercatali per avermi permesso di pubblicare questa sua bella scoperta bibliografica, l'articolo originale di Luigi Orsini,
pubblicato sul Popolo d'Italia del 2 marzo1932.
(Paolo Pianigiani)
Il Monte Falterona era una delle mète preferite da Campana. Passò di qui per la prima volta nel 1910 partendo da Campigno, nel famoso viaggio a La Verna, descritto in alcune delle pagine più alte dei Canti Orfici. Ora siamo nell’agosto del 1917 e il poeta sta salendo un’altra volta lungo le pendici della montagna. E’ in una condizione del tutto diversa da quella del 1910, perché la malattia ha ormai preso il sopravvento e nemmeno la montagna tanto amata riesce a dargli un po’ di serenità.
A un certo punto incontra due gitanti faentini, Luigi Orsini e il suo amico Cicognani e si accoda.
Loro non sanno chi è ma colgono il suo disagio e la confusione mentale che lo tormenta.
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Luigi Orsini era nipote di Orso Teobaldo Felice Orsini da Meldola (Forlì), che nel 1858 attentò alla vita di Napoleone III (fu arrestato e fucilato). Nacque a Imola nel 1873, dottore in legge ma professore di Lettere dal 1911 al 1938 al regio Conservatorio di Milano.
Era una cattedra di prestigio, Orsini era subentrato a Emilio Praga e a Giuseppe Giacosa e dopo di lui fu tenuta da Salvatore Quasimodo. Scrisse diversi articoli soprattutto su Il Popolo d'Italia, Il Resto del Carlino e L'illustrazione italiana. Visse a Milano, ma restò sempre legato alla Romagna. Morì a Imola nel 1954.



